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Chi è Lorenzza: talento o industry plant?

Giulia Davoli
Lorenzza

Lorenzza, giovane artista italo-brasiliana, ha lanciato nei giorni scorsi il suo primo EP, intitolato A Lorenzza, attirando l’attenzione del pubblico per le sue collaborazioni con Nayt e Rkomi. Nata a Bahia nel 2002, si è trasferita a Pisa all'età di tre anni, dove ha iniziato a coltivare la sua passione per la musica. Prima della pubblicazione dell'EP, Lorenzza non era ancora presente su Spotify e aveva solo brevi freestyle su Instagram, con 0 ascoltatori mensili.


La cantante ha fatto il suo debutto su Instagram il 29 luglio, rappando su un tipo di beat tipico dei primi anni 2000, segnando così l’inizio di un percorso promettente nel mondo della musica. Il suo legame con il rap nasce a 16 anni quando accompagnò il fidanzato del tempo in uno studio di registrazione e si innamorò del processo creativo di una canzone, iniziando da quel momento a scrivere i propri testi.


Un aspetto sorprendente del suo EP è la presenza di Rkomi e Nayt in due brani, J e Così. In particolare, Così, prodotto da Night Skinny, affronta tematiche delicate come violenze e abusi, cosa che mostra un lato intimo e traumatico della sua storia personale. Per il futuro,Lorenzza ha in programma collaborazioni con artisti italiani noti, come Sfera Ebbasta e Anna, sottolineando come queste collaborazioni siano frutto della sua ammirazione professionale per loro.


Cosa vuol dire industry plant e perché Lorenzza viene definita così?

Con l'arrivo di questo progetto sul mercato non si sono fatte attendere le speculazioni a riguardo. In molti hanno infatti "criticato" l'improvvisa comparsa dell'artista nel panorama musicale, additandola come industry plant. Questo termine, nato inizialmente nel mondo del rap e ora estesosi a tutti i generi, descrive un cantante che riceve un forte appoggio dalle case discografiche, quasi sospetto. Nel caso di Lorenzza le viene attribuito in quanto non ha mai pubblicato singoli o fatto feat con altri cantanti e ha debuttato direttamente con un album prodotto in studio e con ospiti già conosciuti nell'ambiente.


Nonostante l'espressione sia di per sé dispregiativa, non significa che l'artista sia senza talento, infatti altri cantanti prima di lei, come ad esempio Elisa, hanno seguito la stessa strategia, anche se sicuramente è una strada singolare nell'epoca dei social (soprattutto TikTok) e dei talent show.


Con un contratto con la Sugar e un primo progetto già così solido sicuramente sentiremo nuovamente parlare di Lorenzza e della sua musica.


Potete ascoltare A Lorenzza qui:



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