G-Dragon: recensione di Ubermensch
- Chiara Sassi
- 24 mar
- Tempo di lettura: 3 min

Dopo otto anni dal suo ultimo album da solista, G-Dragon a febbraio è tornato sulle scene con Übermensch, un progetto che non solo riafferma la sua grandezza artistica, ma segna anche l’inizio di una nuova fase nella sua carriera.
Ubermensch: una nuova era per G-Dragon
Il re del k-pop si riprende il centro della scena con un lavoro che grida al mondo la sua rinascita, dopo gli anni turbolenti che hanno coinvolto i Big Bang e le accuse personali di abuso di sostanze, da cui è stato poi scagionato. Übermensch è un viaggio tra suoni elettronici fluidi capaci di spaziare tra brani carichi di energia e travolgenti che catturano l'ascoltatore con la loro potenza ritmica e momenti più intimi e riflessivi in cui emerge una dimensione emotiva più profonda.
L’album si apre con il botto con Home Sweet Home, un pezzo travolgente e complesso, che tratta del desiderio di staccarsi dalla propria casa ma al contempo della necessità di ciascuno di rimanere ancorati alle proprie radici. Nonostante la collaborazione con suoi compagni di band Taeyang e Daesung che aggiunge sicuramente un elemento di emotività alla canzone, si percepisce il distacco di G-Dragon dallo stile dei Big Bang, risultando perfettamente coerente con lo stile personale del cantante. Un brano chiave è Power, pubblicato già nel 2024, ed è un’autocelebrazione della sua persona e del suo status nell’industria musicale. G-Dragon può permetterselo, essendo non solo un'icona nel mondo della musica, visto il segno indelebile che ha lasciato nel K-pop, ma anche in quello della moda.
Nonostante il pezzo dichiari apertamente la sua potenza, non risulta mai arrogante, e ciò è dato da un lato, dall’equilibrio a cui contribuiscono tracce più riflessive come Drama, che tratta della complessità delle relazioni e delle dinamiche tossiche che si creano all’interno di esse, e dall’altro, dalla sua stessa personalità, notoriamente riservata e introversa. Allo stesso modo, Take me esplora il tema dell’innamoramento e della volontà di abbandonarsi completamente all’altro, mettendo in luce le vulnerabilità che emergono in una relazione. Tuttavia, lo fa in modo diverso rispetto a Drama: se quest’ultimo si immerge in un sound più malinconico, Take me mantiene un ritmo più movimentato, pur affrontando un concetto altrettanto profondo.
Too Bad featuring Anderson .Paak si caratterizza per una musicalità coinvolgente e un’atmosfera di leggerezza e divertimento, la cui efficacia viene data anche dal video musicale che presenta ambientazioni colorate e coreografie dinamiche che enfatizzano l’energia del pezzo. La versatilità di G-Dragon emerge con prepotenza nella traccia Bonamana, che si caratterizza per un'intonazione più grave e intensa, mentre gli altri brani giocano su registri vocali differenti che enfatizzano la sua voce caratteristica, dimostrando ancora una volta la sua capacità di adattarsi a diversi mood sonori.
L’album si presenta come una sintesi perfetta tra la sperimentazione elettronica e il carattere distintivo del suo stile, che dimostrano come l’artista sia in grado di reinventarsi senza perdere la propria identità. Oltre alla qualità musicale, Übermensch è un progetto curato nei minimi dettagli, dalla produzione ai visual; i videoclip, infatti, sono spettacolari, veri e propri cortometraggi che amplificano il messaggio dell’album.
A chiudere il cerchio c’è l’annuncio del tour mondiale, di cui le date prime date del 2025 sono già state rese note, un evento che segna il suo ritorno definitivo sulla scena live.
Dunque, Übermensch è molto più di un semplice ritorno sulla scena: è la dichiarazione di un artista che, dopo anni di silenzio e difficoltà, è pronto a riprendersi il suo posto nell’industria musicale con una maturità e una consapevolezza nuove.
Potete ascoltare Ubermensch di G-Dragon qui: