Cantù si accende con il BeaLive Festival
- Chiara Sassi
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min

La musica come ponte tra memoria e futuro: è questo il messaggio che sabato 6 settembre ha attraversato Piazza Garibaldi a Cantù in occasione del BeaLive Festival, l’evento organizzato dall’associazione BeaVive per celebrare la vita e la solidarietà attraverso l’arte.
BeaLive Festival: la musica come voce collettiva
Il festival sposorizzato da Radio Bruno nasce dalla storia di Beatrice Zaccaro, la giovane canturina scomparsa tragicamente nel 2023 e dalla cui perdita è scaturito il gesto straordinario dei genitori di donare i suoi organi, salvando così quattro vite. È nata così BeaVive, un’associazione che si impegna a sensibilizzare sul tema della donazione di organi e a creare momenti di condivisione per i giovani, e il BeaLive Festival è la manifestazione più potente di questo impegno: un concerto che non è solo intrattenimento ma anche testimonianza.
Sul palco si sono esibiti vari cantanti appartenenti a stili e generazioni diverse come Riki, Blind, Greta Ray, Grido, Albe, Studio 3, Veronica Cece, DJ Jad, Moreno, Shorty Shok, Daniele Stefani, Shaza, Francesco Faccinetti, Michelle C., Simone Tomassini e Giulia Sara Salemi, con la presenza di anche altri personaggi dello spettacolo che insieme hanno dato vita ad una line-up varia, capace di parlare a pubblici diversi, dai giovanissimi che seguono i nuovi protagonisti dei talent show e del mondo social ai fan affezionati di artisti che hanno segnato più generazioni.
Le loro esibizioni hanno acceso l’entusiasmo della piazza, trasformando la serata in una vera festa ma senza perdere di vista il significato profondo dell’iniziativa. Tra una canzone e l’altra, infatti, il filo conduttore è rimasto chiaro: la musica può essere un mezzo per ricordare, sensibilizzare e dare forma a un messaggio universale. Il pubblico ha risposto con calore, riempiendo il cuore della città e dimostrando come eventi di questo tipo siano veri e propri moomenti di comunità in cui famiglie, ragazzi e curiosi si ritrovano fianco a fianco legati dal desiderio di condividere emozioni e di sostenere una causa più grande.
La memoria di Beatrice continua così a brillare e trasforma il dolore in vita, il silenzio in note, la mancanza in presenza. Perché la musica quando incontra il cuore delle persone non finisce con l’ultima canzone ma rimane, vibra e si fa eredità condivisa.
Potete sostenere BeaVive e scoprirne di più cliccando qui.