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Il caso Diddy: le nuove accuse

Arianna Bartolozzi Bellantuono
diddy case

Escono sempre più notizie sgradevoli riguardo Sean "Diddy" Combs. Arrestato a settembre, il produttore, rapper e imprenditore si prepara al processo del 5 maggio. Ripercorriamo insieme il caso dalle prime accuse fino a quelle più recenti.


Di cosa è accusato Diddy?

Le accuse vanno ben oltre l'immaginabile: abusi sessuali, violenza di gruppo, sfruttamento della prostituzione, incendio doloso e associazione a delinquere. E non è tutto.


Alcuni dei crimini risalgono addirittura al 2011 quando, secondo quanto riportato nei documenti legali, Diddy avrebbe orchestrato un rapimento armato nei confronti di Kid Cudi. Il motivo? La gelosia per la relazione tra Cudi e la sua ex Cassie. Un rapimento che avrebbe portato a un incendio doloso dell'auto di Kid Cudi con tanto di bomba molotov lanciata sul veicolo. Un atto di violenza pura che, a quanto pare, Diddy si sarebbe vantato pubblicamente di aver orchestrato. Le accuse si intrecciano anche con quelle mosse da Cassie che nel novembre 2023 ha denunciato Diddy per violenza sessuale e sfruttamento. La donna ha rivelato di aver avuto una breve relazione con Kid Cudi durante un periodo di crisi con Diddy.


Ma non finisce qui. Le nuove incriminazioni hanno preso di mira non solo la violenza privata, ma anche la gestione interna della Combs Enterprise. Si parla di lavoro forzato, minacce, abusi sessuali e intimidazioni fisiche. Secondo i documenti legali, Diddy avrebbe costretto i suoi dipendenti a turni massacranti e avrebbe minacciato di licenziarli se si fossero licenziati. Ma c’è di più: alcuni dipendenti avrebbero subito abusi sessuali sotto minaccia. Come è possibile che qualcuno possa abusare così del proprio potere?


La difesa di Diddy nega tutto. Il suo avvocato, Marc Agnifilo, ha dichiarato che Diddy è innocente e che molti ex dipendenti sono pronti a testimoniare a suo favore. Possiamo davvero credere che tutto questo sia solo una montatura? La realtà sembra dirci che non è così. Diddy non è stato rilasciato e gli è stata negata la libertà su cauzione: rimarrà in carcere in attesa del processo. Se riconosciuto colpevole, potrebbe affrontare pene da 15 anni fino all’ergastolo. La situazione si fa sempre più inquietante e il 5 maggio 2025, data fissata per il processo, potrebbe portare risposte definitive.


Nel frattempo, le accuse continuano a moltiplicarsi. Sono ben 46 le cause civili in cui è coinvolto. L'impressione che ci lascia tutto ciò è devastante: la giustizia sarà in grado di fare luce su tutto questo? Quali saranno le conseguenze per chi, come lui, ha abusato del proprio potere per anni?




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